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martedì 29 maggio 2012

La luce visibile


Probabili appunti per un futuro progetto con le scuole medie/superiori: laboratorio di ottica.
 
La luce visibile agli occhi umani è un’onda elettromagnetica, una radiazione descrivibile in termini di campi elettrici e campi magnetici. La luce visibile si propaga nello spazio a partire da una sorgente (per esempio  il sole, le stelle, una lampadina a incandescenza, ecc) e viaggia nel vuoto alla velocità della luce c di 299.792.458 m/s ≈ 300.000 km/s. La luce viaggia attraverso la materia ad una velocità inferiore a c. La riduzione dipende dalle proprietà elettriche e magnetiche del materiale attraversato.

Osservando lo spettro elettromagnetico si nota che la luce visibile è soltanto una piccola parte della radiazione elettromagnetica presente in natura: …, raggi gamma, raggi X, ultravioletto, visibile, infrarosso, microonde, TV, FM, banda radioamatori, AM, onde lunghe, …
La regione visibile dello spettro elettromagnetico presenta i seguenti limiti in termini di lunghezza d’onda:
≈ da 400 nm ÷ 700 nm e corrispondono all’intervallo di frequenze:
≈ da 4 x 1014 Hz ÷ 7 x 1014 Hz

La sensibilità dell’occhio umano all’interno di questo range di lunghezze d’onda o di frequenze non è costante. Per un osservatore standard la massima sensibilità si presenta intorno ai 555 nm di lunghezza d’onda corrispondenti al colore giallo-verde. La regione del visibile è ben definita sia in direzione delle onde corte (verso l'ultravioletto) sia in direzione delle onde lunghe (verso l'infrarosso).  La sensibilità dell’osservatore standard diventa dell’1% rispetto a quella di picco (centrata sul valore di 555 nm) sui valori di 430 nm (violetto) e 690 nm (rosso).
Fig. 1 - Da un punto di vista fisico, i colori della luce visibile sono onde elettromagnetiche distinguibili per i differenti valori di lunghezza d'onda e frequenza.


La luce viene emessa quando negli atomi, gli elettroni più esterni (detti di valenza) cambiano il loro stato di moto (tali transizioni sono dette anche transizioni ottiche). Il colore della luce dà informazioni riguardo gli atomi o l’oggetto da cui è stata emessa. Lo studio della luce emessa dal sole e dalle stelle dà informazioni sullo loro composizione.
Gli elettroni possono essere portati dal loro stato di energia minima a stati superiori (ad esempio riscaldando una sostanza, o facendola attraversate da una corrente elettrica). Poi ricadendo sul loro stato fondamentale emettono radiazione nella regione visibile dello spettro elettromagnetico. L’emissione di luce è particolarmente probabile quando ad essere eccitati sono gli elettroni più esterni (di valenza).
Il sole è la sorgente di luce visibile più familiare e prossima alla terra. Il sole emette radiazioni in tutto lo spettro elettromagnetico ma la massima intensità corrisponde alla regione del visibile e il picco di intensità corrisponde alla lunghezza d’onda di 550 nm (colore giallo). Si ritiene veritiero che i nostri occhi siano evoluti fino ad adattare la loro sensibilità allo spettro del sole. In poche parole siamo fatti per il sole.

Appunti presi da FISICA 2 - 4a edizione - Resnick Halliday Krane