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venerdì 26 luglio 2013

SISMA NELL'AREA DEL MONTE CONERO, II



 
Dal sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) riprendiamo l’aggiornamento al 26.07.2013 del terremoto di magnitudo 4.9 localizzato nell’area del Monte Conero alla profondità di circa 10.1 km.
Nei due grafici seguenti si osservano tutti i terremoti registrati dal 01.05.2013 ad oggi 26.07.2013 (primo grafico) e dal 19.07.2013 ad oggi 26.07.2013 (secondo grafico). 

http://terremoti.ingv.it/it/ultimi-eventi/923-evento-sismico-in-provincia-di-ancona.html




In entrambi i grafici si osserva che gli eventi sismici si allineano lungo una direzione precisa che è un tratto lungo circa 20÷30 km (vedere scala grafica) orientata circa NE/SO che presumibilmente si può considerare un’unica faglia attiva posta alla profondità di circa 10 km.

Che tipo di faglia?

Il meccanismo focale dell’evento di magnitudo 4.9 ci fornisce alcune informazioni [1].
La rottura del sottosuolo è avvenuta alla profondità di 10 km (depth); lungo la direzione 357° o in alternativa 261° (strike); l’inclinazione del piano è 74° o in alternativa 69° (dip); l’angolo di spostamento sul piano di faglia (rake) è -158° o in alternativa -17°. Cosa significa tutto questo?
Il meccanismo focale di un evento sismico fornisce due soluzioni valide per il problema affrontato. Sarà poi dalla conoscenza geologica dell’area e dalla replica dei terremoti che si registrano successivamente un evento di magnitudo elevata a fornire indicazioni su quale delle due soluzioni fornite è quella esatta.
Nel nostro caso abbiamo osservato che i terremoti (vedi le quattro mappe precedenti) si allineano lungo un direzione ben precisa che è circa NE/SO che corrisponde molto bene con il valore di 261° (strike). Il piano di faglia è inclinato 69°; sul piano di faglia si è registrato uno spostamento (rake) di -17° ovvero si è trattato di una faglia trascorrente (strike-slip fault).  [2]
Le faglie trascorrenti sono quelle in cui i due blocchi si spostano tra loro lungo una direzione orizzontale o prevalentemente orizzontale. 
Altro esempio di animazione di strike-slip fault:





[1] Informazioni e dati tratti anche da:


[2] Informazioni e dati tratti anche da:

Giancarlo Monachesi, Simone Marzorati, Chiara Ladina, Marco Cattaneo, Massimo Frapiccini, Ezio D'Alema e Simona Carannante, 2012. Beach Balls dell'Italia Centro Orientale, una raccolta di meccanismi focali dei terremoti registrati dal 2009 dalle stazioni della Rete Sismometrica Integrata dell'Italia Centro Orientale (ReSiICO). Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. On line, Ancona, Accessed 26 Giugno 2013.