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giovedì 28 giugno 2012

Euro bond. In economia il free lunch non esiste.


Vista la pausa estiva, liberi di impegni da attività scolastiche ...
 
Riporto parti di un’intervista alla Professoressa Ester Faia ascoltata su RADIO 24. Nel suo ragionamento: onestà, logica e intelligenza.

… non è affatto vero che non ci sarebbe spazio per cose come gli euro bond. I paesi che li chiedono non hanno mai definito un piano per gli euro bond. Se Monti domani volesse andare al consiglio europeo e chiedere gli euro bond potrebbe scrivere con i suoi ministri un piano. Al contrario la Germania lo ha fatto. Il piano dei cinque saggi degli euro bond è considerato uno dei piani migliori scritti e proposti. In Italia, in Spagna e in Grecia questo piano non è mai stato proposto. In Germania viene discusso quotidianamente e non è interesse della Germania discutere di euro bond.

Spieghiamo perché il piano dei cinque saggi non è discusso in Italia e non sarebbe accettato. Il piano degli euro bond prevede giustamente che quando si iniziano dei bond comuni va offerta una garanzia e di solito si pensa a garanzia in termini di riserve auree oppure in termini di altre attività reali. Se si vuole mutualizzare il debito così come si sta chiedendo non si può chiedere semplicemente alla Germania di pagare … al momento pensi che la Grecia, il Portogallo e l’Irlanda ricevono gli aiuti ma non contribuiscono. E come se lei partecipasse ad un fondo assicurativo, non ne paga il premio, però se fa un incidente richiede di essere rimborsato.

Se veramente l’Italia vuole degli euro bond deve fare una cosa molto semplice: domani il Sig. Monti deve mettersi nella sua borsa una garanzia reale offerta dall’Italia che nel piano degli euro bond dei cinque saggi corrisponde al 20% della richiesta di emissione di euro bond; deve arrivare lì con la sua garanzia reale e dire che accetta il piano degli euro bond che è un piano assolutamente ragionevole e molto probabilmente gli verranno concessi.

venerdì 22 giugno 2012

Sorgenti sismogenetiche nel centro Italia


Prosegue da qui.

I dati che sto qui riportando fanno parte di un lavoro di team, di ricercatori scientifici. Il lavoro è il seguente:

Basili R., G. Valensise, P. Vannoli, P. Burrato, U. Fracassi, S. Mariano, M.M. Tiberti, E. Boschi (2008), The Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), version 3: summarizing 20 years of research on Italy's earthquake geology, Tectonophysics, doi:10.1016/j.tecto.2007.04.014

Concentriamo l’attenzione nell’area centrale adriatica a cavallo tra Marche ed Abruzzo.



mercoledì 20 giugno 2012

Database delle sorgenti sismogenetiche a cura dell’INGV


Le sorgenti sismogenetiche sono quelle strutture (faglie, pieghe, hotspot) che attraversano la crosta terreste e sono attive, ovvero la crosta terreste si muove lungo queste strutture.

Questo significa che ci sono strutture tettoniche (faglie, pieghe, hotspot) che attraversano la crosta terrestre ma non sono attive. Lo sono state e/o lo potranno essere in futuro ma ora non sono attive cioè non generano terremoti.

Quando sentite parlare di faglie, sistemi di faglie e pieghe dovete quindi chiedervi se si tratta di sorgenti sismogenetiche o meno. Se generano terremoti.

Tra i lavori dei ricercatori dell’INGV troviamo questo importante database che prende in esame le singole sorgenti sismogenetiche del nostro Mare Mediterraneo.


 Consultando la mappa si ottiene questo:

Source: Basili R., G. Valensise, P. Vannoli, P. Burrato, U. Fracassi, S. Mariano, M.M. Tiberti, E. Boschi (2008), The Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), version 3: summarizing 20 years of research on Italy's earthquake geology, Tectonophysics, doi:10.1016/j.tecto.2007.04.014

lunedì 18 giugno 2012

Da televideo.rai.it


Riporto un'intervista a cura di Emanuela Gialli apparsa su 


Le ‘Ferrari’ della scienza
Il FermiLab di Chicago e il Cern di Ginevra, guidati da due italiani, Pier Oddone e Sergio Bertolucci, in corsa, alla ricerca della particella che ha dato origine alla massa di tutte le altre particelle. L'intervista a Bertolucci

sabato 16 giugno 2012

Erosione costiera. Apporto solido a mare da parte del Fiume Tronto II.


Segue da qui.
I dati discussi in precedenza sono riportati in grafico:


venerdì 15 giugno 2012

Erosione costiera. Apporto solido a mare da parte del Fiume Tronto.


Riportiamo alcune tabelle a cura dell’Aquater (Studio Generale per la Difesa delle Coste, 1982) tratte dal lavoro STUDI, INDAGINI, MODELLI MATEMATICI FINALIZZATI ALLAREDAZIONE DEL PIANO DI DIFESA DELLA COSTA - TRASPORTO SOLIDO FLUVIALE EDINAMICA DELLE FOCI - a cura della Regione Marche e dell’Università degli Studi di Ancona.

La tabella sopra ci fornisce alcune ultili informazioni riguardo i fiumi della Regione Marche. In questo caso noi puntiamo l'attenzione sul fiume Tronto, 1192 kmq di superficie.

giovedì 14 giugno 2012

Erosione costiera. Trasporto solido lungo costa.

Proponiamo la lettura di alcuni grafici presenti nella RELAZIONE GENERALE dei Lavori di Riqualificazione Ambientale e di Difesa delle Aree della Fascia Litoranea abruzzese a cura della Regione Abruzzo. 

I primi due grafici indicano la posizione geografica di formazione delle onde che si propagano poi verso costa. Quest'area è detta fetch. In quest'area è presente la boa ondametrica di Ortona




I dati rilevati dalla boa ondametrica di Ortona sono riportati poi in questo grafico indicante le due principali direzioni dei venti dominanti in questo settore: sono i venti provenienti da N-NO e quelli provenienti da E che generano le relative onde (con una certa altezza e una certa frequenza). Cosa curiosa: il Gargano riesce a deviare i venti di scirocco (provenienti da SE) tanto che se osservati dalla boa di Ortona sembrano arrivare da Est. 
Segnaliamo una buona iniziativa a cura dall'Amministrazione di Martinsicuro:

http://www.martinsicurocittattiva.it/contenuti/le-news-dellassociazione/646-puliamo-la-citta

Un nostro punto di vista: ogni cittadino ha il dovere di mantenere pulito lo spazio pubblico adiacente la propria abitazione (se necessario anche mediante ordinanza). Tale buona pratica deve essere messa in atto anche quando si va al mare, in montagna, raccogliendo i rifiuti che si incontrano. Ogni cittadino ha il dovere di segnalare alle autorità competenti quello che non funziona o potrebbe funzionare meglio. A tal proposito il servizio segnalazioni di un'amministrazione deve essere funzionate 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, deve essere on-line ed aggiornato a manutenzione effettuata. Ogni cittadino ha il dovere di controllare che le autorità svolgano i loro compiti (esercitando attività di critica e proposte).

Le dune di Martinsicuro, viste dal lato scientifico

Segnalo un articolo scientifico consultabile qui dove si descrive l'area costiera abruzzese con particolare attenzione per le dune. Il lavoro è a cura di Enrico Miccadei, Francesco Mascioli, Tommaso Piacentini e Francesco Ricci.

Nel report è descritto anche l'ambiente dunale del biotopo di Martinsicuro. Da osservare come all'epoca della pubblicazione (novembre 2011), sono ancora segnalate le dune di Villa Rosa che in realtà non esistono più ormai da vari anni, in parte rimosse durante vecchi lavori di ripascimento (per il passaggio di ruspe a lavoro) e in parte a causa di nuovi spazi costieri destinati a varie attività (rimessaggio imbarcazioni e nuovi stabilimenti balneari). 

Tra le immagini presenti nell'articolo: 

Schema della costa dell'Abruzzo, dal Tronto al Trigno; prevalentemente bassa e sabbiosa da Martinsicuro a Francavilla al Mare, poi alta e rocciosa fino a San Salvo, fatta eccezione per le pianure alluvionali dei principali fiumi quali il Sangro e il Trigno.

Vista dell'ambiente dunale di Martinsicuro (biotopo). D2: dune stabili, formate; D1: dune in formazione; B: spiaggia.



martedì 12 giugno 2012

Terremoti in Pianura Padana

Dal sito nell'INGV un ottimo video per spiegare i terremoti storici e i 4 fronti sepolti (da centinaia/migliaia di metri di sedimenti sciolti) e attivi che generano terremoti. Nelle conclusioni: essendoci 4 attori attivi, ogni fronte genera terremoti con rarità (tempi geologici).



mercoledì 6 giugno 2012

Erosione costiera n. 7 bis

L'ultimo post sull'erosione costiera di Martinsicuro e dintorni è del 14 dicembre 2011.
Prima di ripartire con i nuovi post riproponiamo una sintesi di quanto fatto fino ad ora.

Abbiamo concentrato l'attenzione sulla zona della foce del fiume Tronto. Questo perchè lavorare su un'area più grande costa sia in termini di ore di lavoro sia in termini di materiale da acquistare (fotogrammi aerei). 

In questa fase è nostro interesse mostrare alcuni risultati di questo metodo di indagine. Punto. Se poi le cose dovessero evolvere allargheremo la nostra attenzione all'area che va dal porto di San Benedetto del Tronto al porto di Giulianova. Queste due strutture portuali sono due elementi di discontinuità lungo la costa. Una sorta di piccola unità fisiografica.

Immagine tratta da Google earth . Tratto di costa adriatica tra San Benedetto del Tronto e Giulinova: litorale sabbioso con presenza di due strutture portuali che interrompono la continuità delle correnti marine lungocosta.

lunedì 4 giugno 2012

Sequenza sismica in Pianura Padana

Dopo il terremoto di ieri sera 03 giugno 2012, tra i dati prodotti dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ho trovato questo video molto interessante dove sono riportati grafici di profondità. 

Posizione geografica degli epicentri, seguenza temporale e intensità (magnitudo) dei terremoti in Pianura Padana dal 20 maggio al 3 giugno 2012. Grafico prodotto dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -INGV.


I grafici di cui parlo sono come due lastre ficcate nel terreno, in profondità, passanti per le due linee rosse.