Vista la pausa estiva, liberi di impegni da attività scolastiche ...
Riporto parti di
un’intervista alla Professoressa Ester Faia ascoltata su RADIO 24. Nel suo
ragionamento: onestà, logica e intelligenza.
… non è affatto vero che non ci sarebbe spazio per
cose come gli euro bond. I paesi che li chiedono non hanno mai definito un
piano per gli euro bond. Se Monti domani volesse andare al consiglio europeo e
chiedere gli euro bond potrebbe scrivere con i suoi ministri un piano. Al
contrario la Germania
lo ha fatto. Il piano dei cinque saggi degli euro bond è considerato uno dei
piani migliori scritti e proposti. In Italia, in Spagna e in Grecia questo
piano non è mai stato proposto. In Germania viene discusso quotidianamente e
non è interesse della Germania discutere di euro bond.
Spieghiamo perché il piano dei cinque saggi non è
discusso in Italia e non sarebbe accettato. Il piano degli euro bond prevede
giustamente che quando si iniziano dei bond comuni va offerta una garanzia e di
solito si pensa a garanzia in termini di riserve auree oppure in termini di altre
attività reali. Se si vuole mutualizzare il debito così come si sta chiedendo
non si può chiedere semplicemente alla Germania di pagare … al momento pensi
che la Grecia,
il Portogallo e l’Irlanda ricevono gli aiuti ma non contribuiscono. E come se
lei partecipasse ad un fondo assicurativo, non ne paga il premio, però se fa un
incidente richiede di essere rimborsato.
Se veramente l’Italia vuole degli euro bond deve fare
una cosa molto semplice: domani il Sig. Monti deve mettersi nella sua borsa una
garanzia reale offerta dall’Italia che nel piano degli euro bond dei cinque
saggi corrisponde al 20% della richiesta di emissione di euro bond; deve
arrivare lì con la sua garanzia reale e dire che accetta il piano degli euro
bond che è un piano assolutamente ragionevole e molto probabilmente gli
verranno concessi.
Prof.ssa Ester Faia:
… per quanto riguarda la banca centrale
europea, … , deve fare il prestatore di ultima istanza, e questo lo sta
facendo, deve fornire liquidità al mercato quando il mercato è in condizione di
stress ma mai e poi mai una banca centrale deve stampare moneta all’infinito
perché sennò si arriva all’iper-inflazione tedesca e i rischi della FED sono
ancora dietro l’angolo, questo è un dibattito molto acceso negli Stati Uniti.
Se abbiamo fatto la banca centrale europea perché
volevamo evitare i problemi di monetizzazione del debito che facevano le
singole banche europee centrali non si capisce perché adesso dobbiamo forzare
la banca centrale europea a monetizzare il debito.
Deve fornire liquidità in casi di emergenza, non c’è
dubbio, lo sta facendo (vedi LTRO).
Prof.ssa Ester Faia :
... se all’Italia o alla Spagna non piace questo
piano di euro bond ne propongano un altro. In Italia abbiamo degli economisti
al governo, si possono sedere e proporlo. Il problema è che bisogna proporre
delle cose che abbiamo un minimo di senso economico, che siano sostenibili.
Quando lei partecipa ad un’assicurazione non credo che nessuno mai le
fornirebbe un’assicurazione senza che lei paga il premio. Mi sembra logico. Il
free lunch non esiste in economia.
Per quanto riguarda le riserve auree: l’Italia può
proporre altre garanzie reali se non vuole toccare l’oro. Attualmente l’oro
della banca d’Italia, ai prezzi dell’oro attuale, potrebbe coprire quasi
l’intero debito. La garanzia che si chiede per gli euro bond è il 20%
dell’emissione degli euro bond che nel caso italiano vorrebbe dire circa il 60%
cioè abbattere metà del debito (pubblico). Si parla di una garanzia. Non si
tratta di portare l’oro lì e i tedeschi se lo prendono, no. Si mette l’oro lì e
se l’Italia non ripaga gli euro bond, quell’oro fa da garanzia. Assolutamente
ragionevole. Se lei chiede un debito alla banca, la banca chiede una garanzia.
Un’ultima cosa sulla FED. Le FED regionali non hanno
affatto delle riserve auree e non si capisce perché le banche centrali
nazionali in Europa devono avere le riserve auree. Le possono dare benissino al
fondo salva stati o alla banca centrale europea per fornire una garanzia contro
l’emissione di debito comune.