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mercoledì 26 ottobre 2011

Erosione costiera n. 3

Abbiamo ricevuto l'OK dall'IGM per la pubblicazione delle foto aeree in nostro possesso. Tuttavia questo post era stato già preparato e quindi lo pubblichiamo lo stesso.
Abbiamo messo a confronto la situazione nella zona di foce del fiume Tronto tra il 1920 e il 2010 (1). Per l’anno 1920 abbiamo preso in considerazione la planimetria del Genio Civile di Teramo. Per il 2010 abbiamo preso in considerazione la fotografia satellitare del progetto MIT (2). La planimetria e l’immagine satellitare sono state sovrapposte e confrontate.
Nella fig. 1 che segue, la linea rossa rappresenta la posizione della riva a ridosso del fiume Tronto nell'anno 1920. Come vedete, nel periodo di 90 anni preso in considerazione c'è stata una forte erosione. 
Se ipotizzassimo un tasso di erosione costante anno per anno, esso sarebbe di 3,5 metri/anno. Cioè, se il fenomeno erosivo fosse costante osserveremmo una perdita annuale di 3,5 metri di spiaggia. Che moltiplicati per circa 6000 metri di costa fanno una perdita di 21.000 metri quadrati di spiaggia ogni anno, 21 ettari. 
Naturalmente il fenomeno erosivo non è così costante  nel tempo e non lo è nemmeno  arealmente. Per esempio, abbiamo osservato che non tutto il litorale martinsicurese è in erosione. La zona meridionale in prossimità della foce del Vibrata è stata in alcuni anni in fase di avanzamento anziché in fase di erosione. Il tratto di litorale più critico è quello in prossimità della foce del Fiume Tronto. Altro esempio. In alcuni anni, dei tratti di spiaggia sono in avanzamento e dopo un breve periodo gli stessi sono in erosione. Insomma è molto complicato e nel modo più assoluto, il fenomeno erosivo non è costante. Ma tutto questo lo vedremo fotogramma per fotogramma nel corso dei prossimi post.
Fig. 1

Nella fig. 2, insieme alla linea rossa rappresentante la linea di riva del 1920, abbiamo tracciato un poligono in linea gialla tratteggiata. Quest'ultimo è il vecchio alveo del fiume Tronto, il vecchio corso del fiume. Come vedete il vecchio alveo è stato completamente, o quasi, sommerso ed eroso dal mare. Riprenderemo questo dato importante in altri post.
Fig. 2
 
Infine nella fig. 3 sono riportati gli arretramenti, in metri, lungo 4 transetti corrispondenti alla: zona antistante il pennello della Sentina meridionale; zona antistante Via Rodi; zona antistante via D'Annunzio; zona antistante via Silone.
Sono stati persi rispettivamnete 438 metri; 284 metri; 276 metri; 256 metri.
E' indubbio che il territorio che più ha perso terreno è stata la Sentina. Ma anche Martinsicuro non scherza per niente.
Dopo aver preso in considerazione questi due istanti molto lontani tra loro, 1920-201o, nei prossimi post, tratteremo intervalli di tempo più ristretti. Questo metodo ci permette di osservare la serie di cambiamenti avvenuti come se stessimo vedendo un film. 
Fig. 3
 
(1)                          Non abbiamo per il momento informazioni sulla data precisa del passaggio del satellite che ha fotografato i comuni della Val Vibrata. Nel corso dei vari post sull’erosione inseriremo ulteriori dettagli e aggiornamenti.
(2)                          Ringraziamo il consigliere comunale e provinciale Massimo Vagnoni che ci ha messo subito a disposizione questa immagine satellitare.