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giovedì 13 dicembre 2012

Correnti marine superficiali di Dicembre


Correnti marine superficiali di Dicembre

Per il precedente post sulle correnti marine superficiali di Ottobre: link
Per il precedente post sulle correnti marine superficiali di Novembre: link

Riportiamo la tavola di DICEMBRE. Ricordiamo che <<Tutti i dati utilizzati si riferiscono per la maggior parte all'alto mare, cioè a quelle regioni marine situate ad almeno 5-10 mg. dalla linea di costa. ..., la circolazione delle correnti superficiali, così come rappresentata nella serie di carte, non può ritenersi valida per la fascia costiera, per quanto dalla situazione d'altura si possono ricavare varie deduzioni anche per quest'area. D'altronde,  dall'esame dei lavori consultati è emerso come siano scarse  e frammentarie le conoscenze sulla circolazione costiera e ciò è dovuto sia alla mancanza di dati sia al fatto che, nella fascia costiera, la circolazione delle correnti diventi più complessa e irregolare; inoltre la stragrande maggioranza degli studi consultati riguarda, appunto, l'alto mare>>.




martedì 27 novembre 2012

A presto!

Ci fermiamo per alcune settimane per via di impegni e mancanza di tempo da dedicare al blog. A presto.





domenica 18 novembre 2012

Pillole di fauna e flora ittica adriatica



Un po’ di tempo fa’ ci è capitato sottomano un PowerPoint illustrante alcuni momenti di un’immersione fatta nei pressi della Torre di Cerrano. 
http://www.torredelcerrano.it/torre-di-cerrano.html

lunedì 12 novembre 2012

Brezze di terra e altri venti



Nel post precedente, tra le altre cose, abbiamo pubblicato la serie di dati dei livelli idrometrici del mare e della direzione e velocità dei venti della RMN rilevata presso il porto di San Benedetto del Tronto.
Poniamo l’attenzione sul diagramma “rosa dei venti”.
Quello che osserviamo è che i venti che si registrano con maggiore frequenza sono quelli provenienti da Ovest/Sud-Ovest (da terra) e hanno una velocità bassa, per lo più inferiore a 2÷4 m/s. Questi venti sono riconducibili alle brezze di terra, quei venti che si generano di notte per via delle differenze di temperatura tra l’aria sovrastante la terraferma e l’aria sovrastante il mare.
Escludendo questi venti di bassa velocità, che ai fini della dinamica dei sedimenti litoranei risultano ininfluenti [1], si rileva che i venti caratterizzati da maggiore velocità (colore arancione e rosso) provengono rispettivamente da Nord, Nord-Ovest e Nord-Est. Una piccola frazione del totale sono invece venti provenienti da Sud-Est ma hanno per lo più velocità inferiore a 4÷6 m/s.
Figura 1 - Istogrammi del livello idrometrico e della direzione di provenienza e velocità dei venti rilevati presso la stazione della RMN di San Benedetto del Tronto, presso il porto.

 [1] Ricordiamo che alcuni ricercatori del CNR, in uno studio del 2006 [2], indicavano che:
Nei pressi della costa abruzzese, i flussi delle correnti di gradiente o di densità (correnti generate dall’irregolare distribuzione della pressione sulla superficie del mare o dalla differenza di densità associata a masse d’acqua adiacenti), sono condizionati dal fenomeno del riflusso della circolazione antioraria d’insieme del Mar Adriatico e pertanto sono diretti da nord verso sud. La loro intensità è generalmente debole e la velocità media in superficie assume valori dell’ordine dei 5 cm/s, con punte massime comunque inferiori a 50 cm/s.
La configurazione batimetrica e l’escursione dei livelli di marea astronomica lasciano prevedere valori modesti delle possibili correnti di marea. Si può, quindi, ritenere che il regime delle correnti marine nel paraggio costiero dell’Abruzzo non abbia effetti particolarmente rilevanti sulla dinamica dei sedimenti costieri, dominata invece dal moto ondoso e dalle correnti litoranee connesse alla sua azione.
 

domenica 11 novembre 2012

Marea sciroccata, 2


Riportiamo alcune serie di dati strumentali dalla Rete Mareografica Nazionale installata nei porti di Ancona, di San Benedetto del Tronto e di Ortona [1] & [2].

Per la serie dati di Ancona: i dati disponibili sono compresi nel range 01.01.2009 ÷ 11.11.2012. 
Figura 1 - Istogrammi del livello idrometrico e della direzione di provenienza e velocità dei venti rilevati presso la stazione della RMN di Ancona, presso il porto.
 
Osservando l’istogramma del livello idrometrico spiccano evidenti alcuni punti di massimo. Consideriamo per un attimo quelli superiori all'ordinata +0.76 metri (figura 2). Tali punti indicano che il livello medio della superficie del mare è stato per un breve periodo di uno o più giorni > di +0.76 metri rispetto la superficie media di riferimento posta alla quota 0 metri. Tali picchi corrispondono anche a delle mareggiate forti che si sono abbattute nell’Adriatico. Se osservate l’ultima in ordine temporale (quella a cavallo tra il 31.10.2012 e il 01.11.2012) capirete che in questo breve periodi di riferimento, dal 01.01.2009 al 11.11.2012, è stata la mareggiata con il livello idrometrico più alto, pari a +0.95 metri sopra la quota 0 metri. In pratica la più violenta, o distruttiva se consideriamo i mq di arenile persi lungo la costa adriatica.

giovedì 8 novembre 2012

Marea sciroccata


La mareggiata che ha colpito il litorale Adriatico nei giorni tra il 31 ottobre ed il 1 novembre 2012 è stata la combinazione di una marea astronomica + venti di scirocco [1].


   Alcune utili informazioni al riguardo le abbiamo trovate qui; riportiamo il testo:
“Il forte peggioramento giunto ieri ha richiamato un'intensa ventilazione sciroccale, responsabile di un sensibile incremento del moto ondoso sul Mare Adriatico, dove nella notte ci sono state violente mareggiate. L'altezza d'onda ha raggiunto mediamente i 4m di altezza ad Ancona, 3,5m a Venezia, ma con picchi fino a 7 m al largo della città dorica. Acqua alta a Venezia: raggiunti i 143 cm! - le onde sciroccali si sono propagate lungo tutto il mare Adriatico determinando una marea eccezionale a Venezia, grazie anche al contributo astronomico di circa 90 cm, proprio ieri c'era la luna piena. Imminente un nuovo picco di marea con 140 cm previsti per le ore 11.30, mentre nei prossimi giorni il fenomeno dell'acqua alta è destinato a ripetersi, con oscillazione del livello di marea di 110 cm previsti per la notte del 1 Novembre, 100 cm la notte del 2 Novembre, 90 cm la notte del 3 Novembre.” 

mercoledì 7 novembre 2012

Il regime dei venti in Abruzzo




Riportiamo alcuni dati sul regime dei venti validi per le spiagge dell'Abruzzo. I dati sono tratti da "STUDI COSTIERI - Dinamica e difesa dei litorali - Gestione integrata della fascia costiera - N. 10, 2006, Gruppo Nazionale per la Ricerca sull’Ambiente Costiero - Lo Stato dei Litorali Italiani." 



Chiariamo alcuni concetti!


Classificazione dei venti provenienti dal largo (foranei):
" venti regnanti": presentano un'alta frequenza di apparizione (almeno il 50%).
" venti dominanti": sono caratterizzati da alte velocità (almeno 20 m/s).
I venti che eventualmente presentassero contemporaneamente le due caratteristiche di alta frequenza e velocità, sono detti prevalenti.

Riassumendo i dati validi per la costa abruzzese: 
1) i venti foranei sono compresi tra Nord-Ovest e Sud-Est:
Provenienza dei venti foranei. Immaginate la linea obliqua continua di colore blu rappresenti la costa mentre le frecce blu rappresentino i venti provenienti dal largo.


2) i venti con alta frequenza di apparizione > 50% provengono dal settore Nord-Ovest ÷ Nord-Est come indicato sotto:
Provenienza dei venti regnanti.


3) i venti caratterizzati da alte velocità sono il Maestrale e la Tramontana:
Provenienza dei venti dominanti.