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lunedì 27 febbraio 2012

Mettendo a fuoco OPERA. N.2

Su consiglio del mio amico Angelo, ho deciso di fissare in questo blog una seconda puntata della "telenovela" del tunnel della Gelmini.
In realtà la storia dei neutrini mi incuriosisce molto e l'uso del termine telenovela non è forse troppo azzeccato. 
Comunque voglio ricordare lo scopo di tutto questo: quello che qui è pubblicato è una sorta di agenda personale, un copia&incolla. 
Tra qualche anno, se dovesse servirmi, saprò dove andare a leggere.

Segue da qui …

Articolo tratto da Rai Televideo 

Scienzadelle particelle Neutrini,‘nessun errore’. Lo studio continua

http://www.televideo.rai.it/cms2008/Contents/immagini/2011/9/neutrino_296.jp

 

Ereditato: ‘Non siamo stati superficiali’

di Emanuela Gialli
“Non abbiamo scoperto alcun nostro sbaglio. Non siamo stati superficiali. Eravamo prudenti prima, lo siamo ancora di più ora”. A parlare è il professor Antonio Ereditato, uno dei responsabili dell’esperimento sui neutrini inviati dal Cern ai Laboratori del Gran Sasso. Televideo lo ha raggiunto a Ginevra.
Lei professore viene criticato da alcuni quotidiani, in modo indiretto, per la parziale smentita della smentita. C’era un errore negli strumenti, però non è detta l’ultima dice lei sostanzialmente. E’ così?
Mi faccia dire un paio di cose. Innanzitutto il dibattito scientifico non segue le regole del dibattito all’interno di una società. Nell’annuncio di settembre, se lei va a recuperare gli originali delle nostre dichiarazioni, nel seminario al Gran Sasso, nel documento, cioè i fatti oggettivi, noi abbiamo detto: “A oggi risulta un’anomalìa che noi non riusciamo a spiegare, però continueremo a lavorare con l’idea di trovare una spiegazione”. Quello che avevamo fatto a settembre era al meglio delle nostre conoscenze. Non abbiamo parlato di scoperta, abbiamo detto chiaramente che si trattava di un risultato che non capivamo. Per questo abbiamo chiesto a tutta la comunità scientifica di aiutarci a trovare un’eventuale equazione anticonvenzionale. E questo lo ricorda anche lei.
Certo. Mi ricordo che chiedevate alla stampa una certa prudenza nel diffondere annunci di scoperta. E infatti Televideo ha parlato sempre e soltanto di una “misurazione rilevata”, di un “risultato” che andava comunque verificato. Il fatto che alcuni scienziati partecipanti a questa collaborazione internazionale non avessero firmato il documento, in cui si illustrava l’”anomala” misurazione. E poi, che altri ricercatori, quelli legati al progetto Icarus di Rubbia, sempre in corso al Laboratorio del Gran Sasso, avevano detto: “C’è qualcosa che non va, perché le particelle che viaggiano più veloci della luce devono perdere energia, in base a Glashow, invece i neutrini inviati dal Cern arrivano al Gran Sasso con la stessa energia che hanno in partenza. Ecco, tutto questo ha cominciato ad alimentare un certo clima di diffidenza, che sembra trovare conferma negli annunci delle ultime ore. Non è così, professor Ereditato?
Innanzitutto, un fatto sperimentale non può mai essere confutato da una teoria , ma deve essere un altro fatto sperimentale a confutarlo. Questa è una regola del metodo scientifico. Poi l’argomento delle persone che non avevano firmato il documento, gli scienziati non firmatari erano un gruppo molto ridotto, si contavano sulle dita di una mano. La cosa importante è che quando alcuni di voi giornalisti mi chiedevano quale fosse la prospettiva di questo risultato, io rispondevo sempre che bisognava aspettare le conferme. E le conferme lei mi insegna possono andar bene o male. Al momento, posso dire che non è andata né bene né male. Ho detto già tante volte che io non faccio il tifo per un risultato. Io faccio il tifo per una esplorazione scientifica corretta. In più, tutti noi abbiamo ricevuto in questo periodo una lezione e ce l’avete insegnata voi, abbiamo cioè imparato l’importanza della trasparenza della comunicazione al pubblico. Perché è il pubblico che paga le tasse, che è interessato. Dunque, noi abbiamo il diritto-dovere di informare.
Informare dice lei, professor Ereditato, nel modo giusto. Negli annunci e nelle notizie delle ultime ore c’è qualcosa di sbagliato?
In effetti, ci siamo resi conto di non aver mai detto che stavamo studiando per cercare il famoso “errore sistematico”, di cui si parlava tanto e di cui si parla, forse un po’ troppo, adesso. Dopo tanti mesi che stiamo lavorando, abbiamo trovato due effetti. Prima di tutto, mi permetta un piccolissimo punto di orgoglio: noi non abbiamo scoperto nostri sbagli. Perché sarebbe stato possibile che nel misurare, che so, la distanza tra Cern e Gran Sasso, potevamo indicare 20 metri di più, per dire. E questo poteva valere anche per altri dati o elementi di riferimento. Potevamo comunque sbagliare qualche calcolo e certo non avremmo fatto una bella figura. Invece no. Quello che posso dire è che non abbiamo scoperto due sbagli e le chiedo veramente di aiutarmi a spiegare questo aspetto. Abbiamo scoperto, e in questo caso uso la parola scoperto, due effetti strumentali di malfunzionamento degli apparati sperimentali che possono in parte o ai fini dello studio spiegare i nostri risultati sui neutrini. Però, ero prudente allora e lo sono anche ora. Come a settembre alcuni decantavano la bella scoperta e io dicevo di mantenere la calma, così oggi qualcuno dice che noi abbiamo sbagliato tutto, che non era vero niente, e io invito alla prudenza. Perché ritengo che entrambi gli approcci siano poco pertinenti. E comunque, ripeto, non abbiamo scoperto alcun nostro sbaglio. E questo è un motivo di orgoglio. E mi fa male sentire qualcuno che dice che siamo stati superficiali. Noi sapevamo che lo studio era complesso e abbiamo impiegato tre anni per portarlo avanti.
Televideo ha seguito il seminario al Gran Sasso nei giorni successivi all’annuncio, in cui lei, professor Ereditato, insieme ad altri suoi collaboratori, ha spiegato, non ai comuni mortali a dire il vero, ma agli addetti ai lavori, in che modo era stato registrato quel sensazionale risultato. E lo studio era sembrato accurato, anche ad occhi meno esperti. Dunque non è finita qui?
No, certo.
I test andranno avanti?
Sì, perché quando io parlo di risultato acquisito significa che per me deve essere valido al 110%. Il 100% non mi basta. Come io chiedevo il 110% di sicurezza prima di dire che i neutrini vanno più veloci della luce, io ora chiedo il 110% per verificare che questi due effetti strumentali spieghino il risultato dei neutrini. Quindi abbiamo bisogno di un nuovo test fatto con i neutrini. Dobbiamo stare con gli occhi aperti per far sì che questi effetti strumenti che abbiamo scoperto non abbiano implicazioni sulla misura.
Quindi noi, mi scusi l’eccessiva partecipazione, voi scienziati dovrete ripetere questa misurazione, considerando questa anomalia?
Bravissima.

I test indipendenti, quelli che era stato annunciato si sarebbero svolti quest’anno sono già iniziati oppure si aspetta ancora la conclusione di queste ulteriori verifiche da parte vostra?
Questa è una buona domanda. I test indipendenti stanno andando avanti autonomamente rispetto a noi. Posso dire che gli americani dovrebbero arrivare con dei risultati forse ad aprile, e poi so che al gran Sasso c’è tutta un’attività sperimentale per fare una misurazione analoga, magari sarebbe un test non tanto indipendente, perché il team è lo stesso, ma è utile. Stiamo pensando di sviluppare nuove sinergie con altri esperimenti, perché fa bene alla scienza e a tutti.

Siamo riusciti a fare un po’ di chiarezza, professor Ereditato?
Io credo che questa sia stata la prima volta che un esperimento , e forse un giorno potremmo scriverci un libro, ha avuto un grosso impatto sul modo di comunicare l’informazione scientifica e sul feedback che viene dalla società. Io personalmente ho imparato molto da voi giornalisti e spero che anche voi abbiate imparato qualcosa dal metodo scientifico. Penso che alla fine sia stato comunque positivo.