I fulmini dei temporali estivi o la scossa che prendiamo in alcuni giorni secchi toccando oggetti di metallo testimoniano, negli oggetti che ci circondano (anche nel nostro corpo), la presenza di cariche elettriche.
Fulmine caduto nel mare Adriatico - Martinsicuro 2003/agosto/11 |
Le cariche elettriche sono di due tipi: positive (+) e negative (-). Generalmente le cariche elettriche negative, gli elettroni, se ne stanno buone per i loro fatti ruotando attorno ai nuclei atomici carichi positivamente (protoni+neutroni).
Gli elettroni più esterni, posti in uno spazio chiamato banda di conduzione, possono allontanarsi dal nucleo se opportunamente stimolati. Per esempio, durante lo scontro di masse d’aria molto calde con masse di aria fredda, fenomeno che alle nostre latitudini si verifica in estate, le molecole (gruppi di atomi) di vapore acqueo si sfregano e gli elettroni di conduzione dei vari atomi si possono allontanare dal nucleo. In questo caso gli atomi, privi di elettroni, possiedono una carica sbilanciata positiva e d’altra parte gli elettroni allontanatisi dal nucleo sono in una condizione di instabilità. Diciamo che ci si trova in una situazione instabile che si ristabilisce in modo più o meno violento sulla base del numero di elettroni sottratti ai vari nuclei. Più elettroni si spostano, più violento è il fulmine che ristabilisce l'equilibrio.