In questo post parliamo in
modo semplice, introduttivo, di geotermia nel territorio nazionale consultando per
l’occasione l’Inventario delle risorse geotermiche nazionali realizzato a cura del Ministero
dello Sviluppo Economico - Direzione generale per le risorse minerarie ed
energetiche - nel 1988, aggiornato poi nel 1994 e consultabile on-line solo di
recente.
L’inventario fornisce
indicazioni generali e preliminari delle temperature riscontrate nel sottosuolo,
a diverse profondità, mediante i pozzi e le sorgenti geotermiche. Così abbiamo
un’indicazione delle temperature a 1000, 2000 e 3000 metri di profondità sotto
la superficie terrestre.
Vediamo un esempio. Che
temperature abbiamo nel sottosuolo italiano a 1000 metri di profondità? In
rosso le isoterme di 150°C. Passando gradualmente verso l’arancione, il giallo,
il verde, il celeste, il blu e il violetto abbiamo temperature inferiori. In
violetto sono rappresentate le isoterme di 30° C.
Dalla carta si osserva
immediatamente che i colori caldi sono distribuiti in modo prevalente lungo l’area
toscano-laziale, nell’area vesuviana-Isole di Procida e di Ischia, nelle Isole
Eolie e in Sardegna (pianura del Campidano). Il resto d’Italia ed in modo
particolare tutta la zona adriatica è una zona relativamente fredda.
Concentriamo l’attenzione nella
nostra area abruzzese marchigiana. A 1000 metri di profondità abbiamo un
sottosuolo con temperature di 30°C, a 2000 metri, di 50°C e a 3000 metri di 60°C.
Isoterme a 1000 metri di profondità. |
Isoterme a 3000 metri di profondità. |
In pratica abbiamo un
gradiente geotermico medio [nell’intervallo 0-3000 m] di 40°C/km. Ogni km di profondità abbiamo un aumento di temperatura del suolo di circa 40°C.
Gradiente geotermico dell'area adriatica (Abruzzo-Marche). |
Cosa significa in parole
spicciole tutto questo? Intanto che attualmente le aziende che lavorano nel
campo della produzione di energia da fonti di calore terrestre concentrano le loro
attività di ricerca e sfruttamento nelle aree ross0/arancioni. Ecco una
panoramica dei permessi di ricerca e/o di sfruttamento del calore del sottosuolo
per produzione di energia elettrica e/o riscaldamento industriale e civile.
Titoli minerari concentrati nell'area toscano-laziale. |
Continua ...
NOTE
Per la pubblicazione delle
immagini si veda qui.