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giovedì 13 settembre 2012

Per gli autotrasportatori



Vi sarà capitato qualche volta di osservare un tir bloccato sotto un ponte ferroviario e a qualcuno di voi sarà anche capitato di aiutare l’autista a fare manovre per uscirne.
Vi sarà sicuramente capitato perché per entrare nel nostro paese Martinsicuro - Villa Rosa (è comunque una caratteristica delle nostre zone costiere) occorre attraversare un sottopasso ferroviario e la maggior parte di essi hanno la caratteristica di essere “fuori norma” ovvero altezze e/o larghezze tali da non permettere il passaggio ad alcune tipologie di automezzi.
Un ultimo caso ci è capitato di osservarlo qualche giorno fa all’entrata di via Roma. In media osserviamo 10-20 tir l’anno che hanno gli stessi problemi. E stiamo parlando solo del sottopasso di via Roma.
Tralasciando quello che è ormai passato cioè la statistica di incidenti nei sottopassi ferroviari (numeri di cui non siamo a conoscenza) possiamo ragionare con questi dati: 10-20 tir l’anno per sottopasso “fuori norma”.
Quale tecnologia può venirci in aiuto?
Come rendere più sicuro un sottopasso?

Senza spendere troppo basterebbe una segnaletica fatta in modo tale da urtare il tir al suo passaggio. Vale solo per l’altezza ma è un buon sistema e comprende il 99% dei casi.

Meglio ancora se si introduce un sistema di sensori in grado di rilevare l’altezza (e/o la larghezza) e collegati ad un semaforo. Se un autista distratto (errore umano) si avvia al sottopasso ferroviario con il suo tir “extra-large”, il sensore ne rileva l’altezza (e/o la larghezza) e un semaforo  passa dal verde al ROSSO!!!


Quanto costa tutto questo? Vale la pena informarsi? Secondo noi si.
E dato che i sottopassi sono soggetti ad allagamenti, sarebbe da valutare anche la presenza di un sistema di sensori collegati a dei semafori per segnalare la presenza di acqua troppo alta.
Discorso valido per tutti i sottopassi “fuori norma”.