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lunedì 26 marzo 2012

Piccole discariche crescono ...N° 2

Qualche settimana fa avevo scritto un post intitolato “PICCOLE DISCARICHE CRESCONO” (segui il link). Nel post avevo caricato questa fotografia&didascalia:

Figura 1 - Ho fotografato di peggio. Ma  non è mia intenzione mostrare quelle fotografie di Martinsicuro perché non è un bel biglietto da visita. D'altra parte è una pratica che si osserva anche nei territori vicini, fuori dal comune di Martinsicuro. Questa foto forse rende bene l’idea di cosa è ben curato e cosa no. Se solo si potesse risalire al proprietario tramite una sorta di matrice nell’hardware, che belle multe ci sarebbero da fare!

 Io scherzando ho detto <<Se solo si potesse risalire al proprietario tramite una sorta di matrice nell’hardware, che belle multe ci sarebbero da fare!>>
In realtà il modo c’è, è semplice e costa pure poco. Vi dice niente la parola RFID? Radio Frequency IDentification? 


Tutti noi abbiamo a che fare tutti i giorni con dispositivi del genere. Quando entriamo in un negozio di abbigliamento e nel capo che stiamo acquistando c’è attaccato questo

Figura 2 - Esempio di RFID passivo presente in un capo di abbigliamento, al momento dell'acquisto.


Figura 3 - Codice a bare a sx / RFID a dx. Fonte: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b1/Ws_rfrp.jpg/220px-Ws_rfrp.jpg

O quando cippate (da chip) il vostro cane/gatto/cavallo dal veterinario. Quando utilizzate una carta di credito. Insomma sono infinite le applicazioni. Per saperne di più potete leggere qui (segui il link).

Qual’e il punto? Lo riassumo in un elenco:
-          molti elettrodomestici/monitor/apparecchi elettrici ed elettronici sono abbandonati in strada, in piccole discariche;
-          i materiali componenti gli elettrodomestici sono pericolosi per la salute, non biodegradabili e oltretutto si tratta di materiali rari e costosi che sarebbe meglio recuperare;
-          è difficile convincere qualcuno a cambiare abitudine soprattutto se da quell'abitudine (di abbandonare rifiuti) ci guadagna qualcosa;
-          l’unico modo per ottenere risultati rapidi è quello di beccarlo sul fatto e punirlo;
-          impossibile beccarlo sul fatto?
-          Non proprio; basterebbe una legge ad hoc che obbligasse i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche ad introdurre un RFID all’interno dell’apparecchiatura, in un punto difficile da raggiungere. Nell’RFID, si registrano i vari proprietari e i vari passaggi di proprietà dell'apparecchio;

D’altra parte l’utilizzo di RFID nell’ambito dello SMALTIMENTO RIFIUTI è già in corso da anni come abbiamo potuto accertare alla fiera di Rimini o come potete approfondire qui (segui il link).  
 Qui si tratta di andare a monte e obbligare i produttori di apparecchi elettrici/elettronici ad introdurre un RFID. In qualunque posto si trovassero a produrre, Cina, India, Romania, Italia, Norvegia, ecc., basterebbe obbligare i produttori all'uso di un RFID.
Poi vediamo chi è tanto sciocco da gettare un monitor in strada.
Potrebbe sempre smontarlo, togliere l'RFID e gettare l'apparecchiatura. Ma questo costa tempo, lavoro. I costi di smaltimento illegale si livellerebbero a quelli dello smaltimento legale.