Figura 1 - Probabile vista dal mare del territorio abruzzese-marchigiano. Al centro della foto è disegnato un fiume (il fiume Tronto).
Il fiume erode le montagne fatte di roccia. I detriti sono trasportati dal fiume, dalla sorgente alla foce. A mano a mano che ci spostiamo verso la foce, la dimensione dei detriti diminuisce. Inoltre i detriti diventano sempre più arrotondati, non spigolosi.
Quando arrivano alla foce del fiume, i detriti vengono gettati in mare e si depositano sul fondo.
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Figura 2 - Altro punto di vista. Sul fondo del mare si depositano, uno strato sopra l'altro, i detriti trasportati dal fiume. Questi detriti (della dimensione delle sabbie, limi ed argille) formano tanti strati come in una torta. Con il passare del tempo e con il peso degli strati, questi detriti diventano roccia. Si chiamano rocce sedimentarie.
Nelle rocce sedimentarie spesso è conservato lo scheletro di un pesce vissuto nel passato. Questi resti sono chiamati fossili e indicano che la roccia si è formata nel fondo del mare. Se passeggiando in montagna trovate una roccia con un fossile di pesce o di conchiglia, significa che quella roccia si è formata nel fondo del mare, è una roccia detta sedimentaria.
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