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domenica 28 ottobre 2012

Commissione Nazionale dei Grandi Rischi


Riguardo la sentenza di condanna emessa dal Tribunale de L'Aquila nei confronti dei membri della Commissione Nazionale dei Grandi Rischi per via del terremoto 2009 dell’Aquila aspettiamo di leggere le motivazioni che il giudice renderà pubbliche tra circa 90 gg. 

http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/commissione_grandi_rischi.wp

Nel frattempo vi raccontiamo una testimonianza ascoltata da una ragazza che all’epoca del terremoto studiava ingegneria a L’Aquila. Questa ragazza, che abbiamo conosciuto per via di un lavoro, ci ha raccontato che da settimane si avvertivano delle scosse - quello che conosciamo come sciame sismico - e, dopo le scosse più forti che hanno preceduto il sisma distruttivo [1], insieme a delle amiche aveva deciso di dormire in auto, lasciando vuoto l’appartamento dove viveva in affitto. 

Con il terremoto più distruttivo, la sua casa è crollata, il suo appartamento schiacciato. Lei e le sue amiche si sono salvate. Le abbiamo fatto i complimenti per il suo istinto di sopravvivenza, ma possiamo meglio approfondire la questione e definire meglio questo istinto.
Lo facciamo con alcune domande: se una persona si trovasse a vivere in un territorio sismico che da giorni e settimane subisce delle lievi scosse sismiche, cosa farebbe? Passerebbe la notte in casa o fuori, in macchina?
Se questa persona fosse cosciente di vivere all’interno di una casa non sicura, non in grado di restare in piedi al passaggio di un sisma di 5 magnitudo, se ne fosse cosciente, allora dormirebbe in macchina (è esattamente quello che ha fatto la ragazza, e come lei tante altre persone). Ma se la casa fosse sicura, antisismica, ecco, allora dormirebbe in casa. Rimarrebbe fregato chi vivendo in una casa malfatta non ne fosse cosciente (è il caso della casa dello studente, per esempio).
Indagando un po’ meglio sull’istinto della ragazza che studiava a L’Aquila e che ha dormito in macchina la sera del terremoto distruttivo, dobbiamo concludere che si è trattato di una ragazza ben consapevole che la sua casa in affitto (da studente) non avrebbe retto un terremoto di magnitudo 5. Ora possiamo anche chiamarlo istinto. Ma soprattutto è da qui che dovremmo fare i conti, le sentenze, le condanne: quanti hanno dormito in case non sicure pensando invece il contrario? A chi la colpa?     

[1] A volte lo sciame sismico precede un evento di magnitudo forte, il mainshock. Altre volte lo sciame sismico si limita a comparire e successivamente scomparire senza mainshock. Nel caso de L'Aquila 2009 e del Pollino 2012 (per quanto fino ad ora visto) lo sciame sismico ha preceduto un mainshock. In entrambi i casi i terremoti sono stati generati lungo faglie e/o sistemi di faglie normali.