Riguardo la sentenza di
condanna emessa dal Tribunale de L'Aquila nei confronti dei membri della Commissione Nazionale dei Grandi Rischi per via del terremoto 2009
dell’Aquila aspettiamo di leggere le motivazioni che il giudice renderà
pubbliche tra circa 90 gg.
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/commissione_grandi_rischi.wp |
Nel frattempo vi raccontiamo
una testimonianza ascoltata da una ragazza che all’epoca del terremoto studiava
ingegneria a L’Aquila. Questa ragazza, che abbiamo conosciuto per via di un
lavoro, ci ha raccontato che da settimane si avvertivano delle scosse - quello
che conosciamo come sciame sismico - e, dopo le scosse più forti che hanno preceduto il
sisma distruttivo [1], insieme a delle amiche aveva deciso di dormire in auto, lasciando vuoto l’appartamento dove viveva in affitto.
Con il terremoto più
distruttivo, la sua casa è crollata, il suo appartamento schiacciato. Lei e le
sue amiche si sono salvate. Le abbiamo fatto i complimenti per il suo istinto
di sopravvivenza, ma possiamo meglio approfondire la questione e definire
meglio questo istinto.
Lo facciamo con alcune domande:
se una persona si trovasse a vivere in un territorio sismico che da giorni e settimane subisce
delle lievi scosse sismiche, cosa farebbe? Passerebbe la notte in casa o fuori,
in macchina?
Se questa persona fosse cosciente di
vivere all’interno di una casa non sicura, non in grado di restare
in piedi al passaggio di un sisma di 5 magnitudo, se ne fosse cosciente, allora
dormirebbe in macchina (è esattamente quello che ha fatto la ragazza, e come lei tante altre persone). Ma se la casa fosse sicura, antisismica, ecco, allora dormirebbe in
casa. Rimarrebbe fregato chi vivendo in una casa malfatta non ne fosse cosciente (è il caso della casa dello studente, per esempio).
Indagando un po’ meglio
sull’istinto della ragazza che studiava a L’Aquila e che ha dormito in macchina
la sera del terremoto distruttivo, dobbiamo concludere che si è trattato di una
ragazza ben consapevole che la sua casa in affitto (da studente) non avrebbe
retto un terremoto di magnitudo 5. Ora possiamo anche chiamarlo istinto. Ma
soprattutto è da qui che dovremmo fare i conti, le sentenze, le condanne: quanti hanno dormito in case non sicure pensando invece il contrario? A chi la colpa?
[1] A volte lo sciame sismico precede un evento di magnitudo forte, il mainshock. Altre volte lo sciame sismico si limita a comparire e successivamente scomparire senza mainshock. Nel caso de L'Aquila 2009 e del Pollino 2012 (per quanto fino ad ora visto) lo sciame sismico ha preceduto un mainshock. In entrambi i casi i terremoti sono stati generati lungo faglie e/o sistemi di faglie normali.