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mercoledì 31 ottobre 2012

Un unico grande comune, 2


Tempo fa avevamo accennato ad un'iniziativa: alcuni amministratori di piccoli comuni del nord Italia si sono fatti carico dell’istanza della propria gente di accorpare i piccoli comuni in un unico grande comune. Ancora non ci arrivano news però nel frattempo si sta concretizzando (almeno in parte) un'altra istanza della società italiana: quella del riordino delle province.
 


Qui facciamo una fusione tra i due temi (comuni&province) e parliamo dei comuni della Provincia di Teramo. Ci chiediamo ancora una volta se sia sostenibile avere comuni piccoli, in una Provincia. I comuni sono 46 per un totale di circa 300.000 abitanti. Ma quanti di questi 46 comuni sono piccoli? Per quanti comuni assistiamo al moltiplicarsi di spese che potrebbero essere evitate se solo i comuni fossero più grandi? Abbiamo ipotizzato un ipotetico accorpamento dei comuni con popolazione inferiore a 2.000 abitanti e 3.000 abitanti. Lo stesso si potrebbe fare con 5.000 e ancora oltre. E’ solo un’ipotesi per ragionare insieme sulla sostenibilità finanziaria della situazione attuale.

Ipotizziamo per esempio che un piccolo comune, con popolazione inferiore a 2.000 o 3.000 abitanti, abbia alle spalle un’amministrazione snella di 30 tra impiegati e/o operai con stipendi lordi mensili di 2.000,00 euro. Ipotizziamo 13 mensilità. In un anno il costo da sostenere è di 780.000,00 euro. Ipotizziamo anche che il costo debba essere sostenuto dalla popolazione residente mentre tutte le altre spese siano coperte da trasferimenti di provincia, regione, governo e UE.
Quanto sarebbe il costo da sostenere per ciascun abitante? Se gli abitanti/paganti fossero 2.000 ognuno dovrebbe pagare 390,00 euro/anno. Se gli abitanti/paganti fossero 3.000 ognuno dovrebbe pagare 260,00 euro/anno. Vi sembra sostenibile una situazione simile? 390,00 euro o 260,00 euro non sono molto ma abbiamo arrotondato di tutto e di più (smaltimento rifiuti, manutenzione strade comunali, riscaldamento edifici pubblici, utenze telefoniche, illuminazione di edifici e stradale, cancelleria, risorse per famiglie in difficoltà, feste, ecc. ecc.).
Prendiamo allora i dati wikipedia della popolazione dei comuni della provincia di Teramo, li riportiamo in un foglio excel e applichiamo una funzione logica del tipo: “se gli abitanti sono > di TOT allora riporta il numero di abitanti, se gli abitanti sono < di TOT allora scrivi un valore arbitrario, per esempio 0.”
Ecco cosa viene fuori:


Volendo accorpare, ai comuni maggiori, tutti i comuni con numero di abitanti inferiore a 2.000 dovremmo cancellare 19 comuni su 46 attuali. Comuni con numero di abitanti inferiore a 3.000? Dovremmo cancellare 24 comuni su 46.   
Già così è evidente che ci sarebbe da dimezzare il numero di comuni della provincia. I nomi li potete leggere in tabella.