Ci è stato chiesto di
spiegare meglio l'erosione costiera di Martinsicuro, in particolar modo in prossimità
del porto.
Una piccola premessa. Ci
rendiamo benissimo conto che un blog senza possibilità di commenti è un blog^1/2
. Quando i commenti sono chiusi come in questo blog è difficile capire se
si è bravi divulgatori. Le domande che ci hanno rivolto hanno messo in luce
alcune nostre carenze. Con questo post cerchiamo di colmarne alcune. Perché non
attiviamo i commenti? Primo perché non saremmo comunque in grado di rispondere ai
commenti in real-time (in questo
senso, un blog non può competere con i social network facebook o twitter). Secondo:
dalle statistiche osserviamo che molti dei lettori arrivano su un post anche un
anno dopo la sua pubblicazione.
Procediamo con il post.
Se prendiamo in
considerazione l'immagine seguente (periodo 1945-2010) sembra che il territorio
settentrionale di Martinsicuro ha subito una lieve erosione costiera mentre la
Sentina di Porto d’Ascoli ha subito una violenta erosione.
| Fotogramma aereo dell'anno 1945 di proprietà dall'Istituto Geografico Militare IGM. Indicazione dell'area costiera persa per erosione nel periodo 1945-2010 (linea verde). In alto, il fiume Tronto. |
In parte è vero [1]. Ma
quello che nella fotografia aerea non potete vedere (perché è un fotogramma del
1945) è l’impegno che l’uomo ha messo, dopo il 1945, nel contenere il fenomeno
erosivo a sud del Fiume Tronto. L’impegno corrisponde alle risorse finanziarie
spese per la messa in opera di scogliere, pennelli e moli. Martinsicuro ne è
piena.
Lo stesso impegno non si
osserva per la Sentina: è sprovvista di sistemi rigidi di protezione della
costa. L’erosione della Sentina non è (tecnicamente) visto come un problema in
quanto essa è un’area alluvionabile e non idonea a futura urbanizzazione. Si
è ritenuto utile dirottare fondi per proteggere aree urbanizzate. Sono stati fatti alcuni ripascimenti andati subito erosi e che comunque in termini
volumetrici risultavano inadeguati [2].
Allora la domanda è: come
sarebbe oggi, la costa settentrionale di Martinsicuro, se non avessimo
impegnato quelle risorse finanziarie per il molo, i pennelli, le scogliere? La
risposta più verosimile è la Sentina di Porto d’Ascoli. E’ il molo nord di Martinsicuro, così come è osservabile nel 1945, che ha
ridotto l’erosione del territorio a sud del Tronto rispetto alla Sentina;
quest’ultima, rimasta priva di barriere rigide, ha subito una forte erosione. Senza
il molo nord costruito negli anni pre-1945, l’attuale linea di costa di Martinsicuro
sarebbe allineata a quella della Sentina di Porto d’Ascoli, come rappresentato
in figura:
Questo però vale per il molo
nella sua configurazione iniziale, quella osservabile nel 1945 (figura sotto).
Infatti altra nostra ipotesi è che i recenti ampliamenti del molo di
Martinsicuro hanno poi causato una forte ripresa dell’erosione a sud del molo. Tutto
questo penso risulterà chiaro più avanti mentre posteremo le immagini del
territorio, come si è evoluto nel corso degli anni. [3]
![]() |
| Fotogramma aereo dell'anno 1945 di proprietà dall'Istituto Geografico Militare IGM. Abbiamo evidenziato di rosso il molo, come appariva nel 1945! |
[1] Il delta del fiume Tronto ha subito un
progressivo smantellamento dalla fine del 1800/inizi del 1900 che tutt’ora
continua; a partire dagli anni 1920, anni di inizio di opere idrauliche (dighe
per utilizzo idroelettrico) sul fiume Tronto il trasporto solido di fondo del
fiume Tronto è progressivamente diminuito; nel corso degli anni si sono
aggiunti altri ostacoli al trasporto solido di fondo: interventi di manutenzione
straordinaria del fiume con briglie, ecc; attività di estrazione inerti in
alveo;
[2] Appena ritrovo la fonte a
sostengo di questa affermazione aggiorno il post!
[3] Occorrono mesi di lavoro.
Il materiale è tanto, il tempo a disposizione è poco: infatti il lavoro non è
stato commissionato dal alcun ente pubblico e/o privato ma è una iniziativa dei
soci della Scuola Blu. Siamo partiti da una tesi di laurea in Scienze
Geologiche - discussa da Stefano Massi nell’A.A. 2002-2003 presso l’Università di Bologna,
Facoltà di Scienze MMFFNN - sull’erosione costiera nel tratto costiero compreso
tra il porto di San Benedetto del Tronto e il porto di Giulianova. Abbiamo
proseguito con alcune collaborazioni con le Università di Ferrara ed Ancona. E
siamo stati attenti osservatori dei progetti realizzati nell’ultimo decennio:
ripascimenti di sabbia prelevata in Adriatico; ripascimenti di sabbia prelevata
dal porto di Martinsicuro; realizzazione di barriere frangiflutti, pennelli, concentrazione
di inquinanti lungo costa, ecc.


