Ri-allacciandoci al precedente post sulle correnti marine
superficiali, dobbiamo specificare una cosetta riguardo la regione
Abruzzo e in generale il centro Italia adriatico. Secondo i più recenti studi
di erosione costiera [1] queste correnti marine superficiali non riescono ad
influenzare le correnti litoranee che, per intenderci, sono quelle che spostano i sedimenti sabbiosi lungo
costa. Queste correnti marine superficiali, legate al fenomeno di riflusso antiorario del Mar Adriatico (figura sotto), sono troppo deboli.
Anche le correnti di marea non riescono ad influenzare le correnti litoranee. Troppo deboli anch'esse.
Nel riquadro un particolare del fenomeno di riflusso antiorario del Mar Adriatico. Immagine tratta dall'Atlante delle correnti superficiali a cura dell'Istituto Idrografico Militare (IIM). |
Anche le correnti di marea non riescono ad influenzare le correnti litoranee. Troppo deboli anch'esse.
Poniamoci allora alcune domande.
Esiste, nella nostra zona adriatica, una corrente
litoranea prevalente che sposta i sedimenti lungo costa? A cosa è dovuta, chi
la influenza?
Tiriamo la somma (al 2006). Proviamo a sintetizzare
per punti:
- a regolare
la dinamica dei sedimenti costieri è il moto ondoso legato ai venti; è il
moto ondoso che influenza la corrente litoranea che sposta i sedimenti
costieri;
- la letteratura
scientifica, fino agli ’80, aveva indicato che la corrente litoranea era
diretta verso Nord; quindi da Sud-Est verso Nord-Ovest!!!
- recenti
studi su boe ondametriche hanno indicato che la corrente litoranea è diretta
verso sud; quindi da Nord verso Sud!!!
- esistono inoltre zone di divergenza e di convergenza
della corrente: la foce del fiume Tronto è un esempio di area di divergenza.
Dove abbiamo preso questi dati? Riportiamo alcune righe di un articolo apparso nella
rivista scientifica Studi costieri N. 10, 2006, a cura del Gruppo Nazionale per
la Ricerca sull’Ambiente Costiero - Lo stato dei litorali italiani.
Le spiagge dell’Abruzzo
125 km di litorale; 26 km di costa alta; 99 km di
costa bassa; 60 km di spiagge in erosione.
… omissis
Nei
pressi della costa abruzzese, i flussi delle correnti di gradiente o di densità
(correnti generate dall’irregolare distribuzione della pressione sulla superficie
del mare o dalla differenza di densità associata a masse d’acqua adiacenti),
sono condizionati dal fenomeno del riflusso della circolazione antioraria
d’insieme del Mar Adriatico e pertanto sono diretti da nord verso sud. La loro
intensità è generalmente debole e la velocità media in superficie assume valori
dell’ordine dei 5 cm/s, con punte massime comunque inferiori a 50 cm/s.
La
configurazione batimetrica e l’escursione dei livelli di marea astronomica
lasciano prevedere valori modesti delle possibili correnti di marea. Si può,
quindi, ritenere che il regime delle correnti marine nel paraggio costiero
dell’Abruzzo non abbia effetti particolarmente rilevanti sulla dinamica dei
sedimenti costieri, dominata invece dal moto ondoso e dalle correnti litoranee
connesse alla sua azione.
La
definizione della corrente litoranea prevalente necessita ancora di estese
indagini, poiché le risultanze delle
ricerche finora effettuate non forniscono indicazioni generali univoche. Gli indizi di carattere morfo-sedimentario
evidenziati in letteratura fino agli anni ’80 documentano una direzione
prevalente da Sud-Est; essi sono costituiti essenzialmente da indicatori
erosivo-deposizionali connessi con la dinamica delle spiagge localizzate in
prossimità di foci fluviali e di opere marittime. Successivamente, registrazioni ondametriche direzionali effettuate
nell’ultimo decennio documentano un moto ondoso dominante di provenienza
settentrionale, cui si connetterebbe una corrente litoranea prevalente da nord.
La complessità della deriva litoranea risulta, inoltre, da diverse ricerche che
indicano una diffusa presenza di settori di divergenza della deriva stessa,
come ad esempio in corrispondenza delle foci del Fiume Tronto e del Fiume
Vomano, e di vari settori di convergenza (spiagge Fiume Vibrata – Tortoreto,
Pineto – Silvi Marina, ecc).